Rivoluzionario in politica, irresoluto in amore, Constant non arrivò mai a scrivere il finale di questo lungo racconto in cui trasformava le due donne da lui più amate in personaggi letterari: la remissiva Cécile, la donna da sposare che non viene mai sposata, e l'agguerrita, coltissima Madame de Malbée, ispirata alla figura storica di Mme de Stäel. L'eroe è invece un uomo bizzarro che agisce dietro impulsi incomprensibili, assillato da mille consiglieri, timoroso di sbagliare: solo che «come accade spesso nella vita, le precauzioni prese perché quel timore non si realizzasse furono precisamente quelle che lo fecero realizzare».