Dasa Hink aveva una vita come tante: una relazione impegnata e monogama, un cane e il progetto di comprare una casa tutta sua. Fino a quando non decide di assecondare le sue curiosità nascoste e trasferirsi a Berlino. Qui, esplora e valorizza i tratti più esuberanti della sua personalità, abbandona la sua vita "nella norma" e si dedica alla sperimentazione, reinventandosi musicista, regista, performer e dominatrice. Anna Rakhmanko e Mikkel Sommer raccontano un mondo, per molto alieno, di desideri e piaceri, intimità e fiducia. Il risultato è un ritratto-intervista dolce e allo stesso tempo intenso, esplicito senza essere volgare, con un'estetica delicata e non voyeristica.