Fausto, Siro e Gian sono tre spiriti inquieti, eternamente incerti sulla direzione da far prendere alla propria esistenza. Vivono alla giornata, tra sgomberi di cantine, piccoli restauri e mercatini di antiquariato. Si muovono tra le osterie nei caruggi e i palazzi nobiliari di una città sensuale e metafisica, feroce e crepuscolare, in cui sono in agguato i pericoli ma anche le occasioni, e dove il confine tra l'immaginazione, i sogni e la realtà è labile e sfuggente. I moti celesti è un'opera di esordio intrisa di meraviglia, un racconto di formazione sull'amicizia e il senso della vita.