Jacques Rochard, giovane grafico parigino, racconta in questo diario febbrile e denso di magìa alcuni suoi incontri con Jim, a Parigi, nella primavera del 1980. Dunque, Morrison non sarebbe affatto morto di overdose il 3 luglio 1971, e il sospetto della messinscena che all'epoca ne accompagnò la frettolosa sepoltura nel cimitero parigino di Père Lachaise sarebbe confermato. «Non so se Jim si sentirà tradito da questo mio racconto», scrive Jacques, «io so per certo di essere stato fedele a me stesso... E del resto, non ho fatto altro che appropriarmi di un verso che lui cantava negli anni Sessanta: "La maschera che indossavi / è stata esplorata dalle mie dita"».