C'è un lungo filo rosso di sangue che collega il mito di Lilith, la donna primordiale, alla plurimillenaria soggezione femminile alla società degli uomini (più propriamente, dei maschi). Tutta la storia femminile è caratterizzata da un rapporto di soggezione costante, peraltro temperato in vari modi, fin dal tempi dei Romani, passando per la limitata autonomia delle donne longobarde, la sessuofobia cristiana, il dolce stil novo trecentesco, la caccia alle streghe, l'Illuminismo, il Romanticismo, fino al Manifesto delle donne futuriste di Valentine de Saint-Point, dai più ignorato, e alla riscossa del femminismo del primo Novecento, con la crescita inarrestabile del movimento femminile in tutto il mondo. Streghe di un tempo e streghe di oggi segnano una continuità inesplicabile e dolorosa nel faticoso raggiungimento di un effettivo riequilibrio tra i due sessi. Tutela dei diritti umani, parità uomo-donna, uguaglianza di fronte alla legge come davanti a Dio, non sono ancora riuscite a spezzare le catene di una forse congenita prepotenza maschile intesa a sopraffare la libertà e i diritti del genere femminile.