In che modo la traduzione riflette su se stessa? Come si declinano le nozioni di equivalenza, intertestualità e ironia nella storia della pratiche traduttive? E come viene rappresentata la soggettività dei traduttori? In questi saggi, Theo Hermans sottolinea il carattere riflessivo del tradurre. Dalla sociologia al diritto internazionale, dagli studi letterari alla teologia, questo libro ci invita a osservare i traduttori, la traduzione e il processo traduttivo nel loro divenire testuale, storico e sociale, chiarendo vecchi problemi e aprendo strade nuove e originali per la ricerca traduttologia.