L'onomastica personale in Italia ha già all'attivo numerosi studi, in maggioranza incentrati sulle fasi più antiche della formazione del repertorio e su periodi recentissimi. Tra il Duecento e il Novecento, però, c'è una grande lacuna che ora, per il periodo dal 1450 al 1900, viene colmata da Francesco Sestito, che ha sfruttato in modo esemplare i registri dei battezzati fiorentini inseriti nell'Archivio di Santa Maria del Fiore. Si tratta di uno studio approfondito che considera la dimensione diacronica applicando i metodi rigorosi della onomastica moderna. Il volume fornisce una serie di dati di prima mano, supporto indispensabile per qualsiasi studio in prospettiva storica, e tanto più importanti se si pensa alla cronica mancanza di repertori antroponimici affidabili utili per la ricostruzione della storia del nome personale in Italia. Ma il libro non è solo un elenco di dati: di volta in volta si tentano interpretazioni sulla diffusione delle varie forme e sui presumibili modelli operanti nella scelta del nome, cercando di valutare l'incidenza di fattori devozionali o quella di suggestioni ideologiche, letterarie o teatrali, e, per epoche recenti, mettendo in luce la crescente importanza delle mode nel processo della nominazione. Non mancano tentativi di teorizzazione del fenomeno della moda stessa, né considerazioni di ampio respiro che abbracciano anche il complesso e mutevole panorama dell'antroponimia italiana contemporanea.