Orientarsi entro una congerie di materiali manoscritti, costruirsi un chiaro quadro complessivo del loro contenuto e ordinamento, sì da poterne far uso razionale secondo il proprio programma di lavoro, è esigenza preliminare, cui è spesso tutt'altro che semplice dare soddisfacente e compiuta realizzazione. Non si tratta soltanto di mettersi in grado di reperire con la prontezza desiderata testi ed autori. Occorre altresì riconoscere i criteri che hanno guidato la scelta e la seriazione dei singoli testi e le modalità della compilazione: individuarne, anche attraverso la comparazione con altre raccolte analoghe, rilevando convergenze e divergenze, intenzionalità e caratteristiche peculiari di struttura. Massimi fruitori di manoscritti, i nostri umanisti usavano compilarne, per propria comodità e per scambievole informazione, tavole descrittive del contenuto e indici, per alphabetum o per materia, destinati, per loro natura e funzione, a circolare anche separatamente dalle fonti: strumenti di consultazione anche per gli studiosi posteriori. Quest'attività, era da loro designata con il termine caratteristico di "intavulare".