Un'unica, movimentata, memorabile giornata: ecco come possiamo considerare il XXI secolo neroazzurro. Il buio del 2002 e del 2003 (lo scudetto buttato il 5 maggio e la semifinale di Champions persa dopo due derby pareggiati). L'alba del 2007 (il primo scudetto sul campo dopo la tempesta di Calciopoli). Il magico Triplete 2010 (mezzogiorno di fuoco!). Il tardo pomeriggio assolato del 2021 (lo scudetto di Conte), dopo una lunga eclissi. Infine le (due) stelle del magnifico 2024. Beppe Severgnini racconta l'avventura neroazzurra in un libro pieno di felicità, ironia e autoironia, arricchito da un'imponente galleria fotografica che, attraverso immagini indimenticabili, sorprendenti o bizzarre esalta la bellezza del calcio. Questo volume non è soltanto una carrellata di successi neroazzurri. Le celebrazioni sono belle, ma l'amore per una squadra si nutre di molte altre cose. Di ricordi, di ricostruzioni, di personaggi, di sorprese, di illusioni, perfino di delusioni. Il calcio è il nostro vero romanzo popolare. Chi non ama questo sport fatica a capire. Non si rende conto che la passione per una squadra è passione per la vita. Lunga, coerente, istruttiva: il tifo calcistico, quando non diventa ossessivo o aggressivo, insegna a vincere e a perdere. Perfino a pareggiare, che è tutto dire. E #amala, ovviamente.