Se davvero il mondo come l'abbiamo conosciuto sinora si apprestasse a cambiare definitivamente ed irrevocabilmente, in un senso ulteriormente negativo? Questo cambiamento come potrebbe interrogare un cattolico che volesse mantenere, anche in un ambito più schiettamente temporale e sociale, l'integralità della propria professione di Fede? L'autentica Dottrina Sociale della Chiesa, che vorremmo finalmente proclamata da una Sede da troppi decenni afona, quali indicazioni dà allo spaesato gregge cattolico (ammesso ne sia rimasto uno)?