«Nell'esausta pietraia che è la poesia del nuovo millennio, il tema è il canone, non più quale canone; la linea, non più quale linea poetica. Ritengo che esista una poesia nuova, oggi ancora non classificabile, né assoldabile ad una corrente lombarda, e neppure suggestivamente orfica. Così è questa poesia, fuori anche dalle coordinate che orientavano Jorge Luis Borges, né poesia di veglia, e neppure di sogno. È piuttosto vicina alla definizione che lui dette della musica, che non dice nulla e dice tutto. O ancora più efficacemente, questa poesia è un mondo in sé, inserito in un proprio sistema dinamico, alimentato dal calore che le parole hanno assorbito dal vissuto reale dell'autore.»