"La letteratura per Alessandro Cabianca è una sorta di teatro dove il pensiero prende forma di racconto, è fatto per trasmettere emozioni, stati d'animo, soprattutto pensiero ridotto a parola che non gioca sul significante ma lo rende strumento di amplificazione dentro un'essenzialità scaturita da un'impalcatura fonica ben riconoscibile, capace di coniugare il momento della seduzione d'ascolto con la vibratile sostanza concettuale." (dalla prefazione di Enzo Santese)