"Noi guardiamo al mondo con immensa simpatia. Se il mondo si sente estraneo al cristianesimo, il cristianesimo non si sente estraneo al mondo" (Paolo VI a Betlemme, 6 gennaio 1964). Da questa simpatia nasce l'ascolto di quanto il mondo ha prodotto nella sua storia culturale, soprattutto nell'ambito della letteratura, voce privilegiata del cuore umano, frutto dolce e artisticamente geniale di una faticosa lavorazione intellettuale (fructus dulcis radicis amarae, diceva Catone nel II secolo a.C.). Come un distillato di una ricca produzione letteraria, i numerosi testi qui raccolti in forma tematica vengono offerti al lettore, per suscitare la sua curiosità, provocare la sua reazione, stimolare la sua riflessione su temi antichi e sempre nuovi, che si originano dalle domande che sono da sempre presenti nel cuore dell'uomo. Tutto questo, condito da un sano spirito critico, perché, ancora con le parole di papa Montini, "non si creda di giovare al mondo assumendone i pensieri, i costumi, i gusti, ma studiandolo, amandolo, servendolo" (Testamento, 3 giugno 1965).