Nel presente volume si è inteso analizzare la questione della violenza di genere, adottando la prospettiva di Virginia Woolf, nella sua ariostesca (auto)biografia fittizia intitolata Orlando (1928) e in due saggi molto noti che non smettono di fornirci spunti di analisi e influenti esempi di autonomia di pensiero, A Room of One's Own (1929) e Three Guineas (1938). Sebbene alcune tematiche connesse alla sua scrittura siano ancora poco analizzate, Woolf ha saputo declinare il concetto di gender in maniera intima, intensa e poetica, senza discriminazioni e con trasgressiva lucidità. Per questa sua straordinaria capacità di penetrare la coscienza intima, collettiva e sociale che non si limita al suo tempo, si è tentato di seguire i suoi discorsi relativi alla discriminazione, all'oppressione e alla violenza di genere per capire quanto possa insegnarci ancora ai nostri giorni.