Satana è una intelligenza orientata al male. Opera in modo discreto e collusivo, compiacente, apparentemente disinteressato. Satana è puro spirito. Ricorda Paolo: «La nostra battaglia infatti non è contro la carne e il sangue, ma contro i Principati e le Potenze, contro i dominatori di questo mondo tenebroso, contro gli spiriti del male che abitano nelle regioni celesti». Il lavoro proposto parte da questa evidenza, che inizia dalla creazione dell'uomo e continua fino all'escatologia finale. Il testo si inerpica sui sentieri impervi battuti dalla grande letteratura mondiale, che indaga nelle pieghe dell'animo umano dove si nascondono miserie e passioni, che il principe di questo mondo incoraggia per assumerne la signoria. Misticismo e abilità letteraria si combinano per accendere i riflettori sui pericoli che minacciano il cuore dell'uomo. Dostoevskij, Shakespeare, Mann, Wilde, Bulgakov e altri ancora definiscono il profilo del grande avversario. Solov'ëv, Benson, O'Brien e Roth ne tolgono la maschera. Dante lo relega nel luogo a lui congeniale.