Nella narrativa e nel cinema di fantascienza contemporaneo i personaggi femminili assumono una peculiare caratterizzazione. Questo saggio, la cui analisi abbraccia alcuni tra i più significativi romanzi e film di fantascienza italiani dal 2010 ai giorni nostri, intende dimostrare come le protagoniste di queste opere siano riconducibili a una dimensione ctonia e terrestre, legata profondamente alla natura e alle sue dinamiche. Se spesso tali narrazioni rappresentano scenari distopici devastati dall'inquinamento, dalle malattie e dal cambiamento climatico, oppure spazi disumanizzati del futuro (un Antropocene, quindi, proiettato in una dimensione ecodistopica), sembra che i personaggi femminili, per mezzo di un significativo legame con la natura, ribellandosi ai diversi sistemi di sfruttamento messi in atto dal capitalismo, siano portatrici di una possibilità di rinascita, configurandosi come salvatrici di altri personaggi o dell'intera umanità. L'analisi condotta in queste pagine non intende perciò concentrarsi esclusivamente sulla fantascienza scritta da donne: oggetto del saggio sono i personaggi femminili, per cui vengono prese in esame anche opere scritte da autori maschi, rilevando eventuali e opportune differenze tra narrativa maschile e femminile.