Il presente lavoro prende le mosse dallo studio di quattro epigrammi scritti dal poeta greco Crinagora di Mitilene, attivo tra il I sec. a.C. e il I sec. d.C. Essi contribuiscono a far luce su come un letterato, erede della secolare tradizione culturale greca, considerò il dominio romano e sul ruolo da lui assunto nel mutato clima politico del nascente impero, del quale la Grecia non era, ormai, che una provincia periferica. Crinagora risulta essere vissuto a lungo a Roma e si riferisce spesso a fatti e personaggi storici a lui contemporanei: egli si dimostra un fervente ammiratore di Augusto e celebra la solidità dello Stato romano, ma questo atteggiamento non può essere ridotto a mera adulazione; è in rapporto con membri della famiglia del princeps, ma sarebbe semplicistico definirlo solo un cliente. L'opera e la figura dell'autore si possono, piuttosto, inserire nel contesto della sempre più stretta interazione tra cultura greca e autorità politica romana, iniziata più di un secolo prima dell'età augustea.