L'esame sulle virtù teologali di Par. XXIII-XXVII è la conclusione della maturazione di Dante, che potrà così entrare in Empireo, vedere Dio e intuirne i misteri. È un momento centrale, di sintesi di tutto il poema. Dante mette in guardia i lettori all'inizio del Paradiso: potete leggerlo solo "voialtri pochi che drizzaste il collo / per tempo al pan de li angeli" (Par. II 10-11). Il pan degli angeli è la vera sapienza, il Logos, l'amore adulto, che impone il divieto di giudicare e il dovere di assolvere. È questo il senso della fede nel Vangelo e nella Commedia, dove perciò nulla di ciò che appare è reale; eppure tutto vi è profondamente vero, per un poema sacro, che parte dalla scuola legalista, che domina l'Inferno, la rifiuta, la supera, infine la assolve, trasformandola, in Bernardo. Il Paradiso presenta gli stessi aspetti dell'Inferno, con ironia, metafore, paradossi, contraddizioni... Lodovico Cardellino