Nell'inverno tra il 1945 e il 1946 vennero ritrovati in Egitto, non lontano dall'odierna Nag Hammadi, dodici codici manoscritti - più alcuni fogli di un tredicesimo - in lingua copta. Realizzati tra IV e V secolo d.C. copiando opere anteriori originariamente composte in greco, contenevano circa cinquanta trattati fra antichi vangeli apocrifi, scritti gnostici, testi ermetici e persino un frammento della Repubblica di Platone. Il volume ne offre la prima traduzione italiana integrale. Le traduzioni, realizzate da un gruppo di specialisti, sono accompagnate da aggiornate introduzioni e da un agile apparato di note. Completano il libro un'introduzione generale su alcune questioni di metodo, una presentazione e traduzione completa dei "colofoni" dei codici, e un saggio sulla contestualizzazione dei codici nella letteratura copta e sul relativo dibattito contemporaneo.