Il libro pur essendo divulgativo dimostra come la trascrizione grafica delle parole, i cosiddetti Kanji come sono chiamati dai Giapponesi ciò che per noi è un ideogramma, non siano un insieme di tratti costruiti arbitrariamente, bensì abbiano profondi significati. Il termine Kanji significa: carattere cinese. I Giapponesi non conoscevano la scrittura, la loro tradizione era tramandata ai posteri da un gruppo di persone, i Kataribe, in forma orale durante sagre e feste popolari affinché il popolo fosse sempre edotto della propria storia. In questo testo cinquanta tavole illustrano circa 400 Kanji, poco meno della base necessaria per costituire il nucleo che determina la possibilità di trascrivere le 45000/50000 voci di un dizionario giapponese attuale.