La destinazione della vita associata degli uomini è la costruzione di un riparo per quanto possibile efficace dallo scatenamento della violenza incontrollata. Ma questo riparo non avrebbe né fondamenta né tetto se non operasse la mutazione della stessa violenza - monopolizzazione, riduzione, limitazione, simbolizzazione - in una sorta di forza controllata che agisca come applicazione di sanzioni prevedibili prima, giustificate e legittimate poi. La violenza è certamente il prius del diritto, come disse Burckhardt, ma può essere, ed è stata, il suo posterius. Il diritto opera su questa soglia tra ordine e disordine e possiede una sorta di duplice volto, insieme emancipativo e repressivo, civilizzatore e 'demoniaco'. Tutti i saggi presenti in questa raccolta, editi e inediti, dedicati a concetti (da 'istituzione' ad 'eguaglianza') e ad autori, sono legati da un comune riferimento alla fragilità e alla storicità dei meccanismi di controllo e riduzione, di civilizzazione, di contenimento del potere.