L'emersione della cosiddetta governance globale ha incrinato la visione statocentrica del diritto e posto in rilievo la natura trasversale di "beni" che eccedono i confini dei singoli ordinamenti e che necessitano, quindi, di una regolamentazione trasversale ai vari regimi giuridici. Alla luce di queste trasformazioni, l'esperienza normativa può essere riletta nella sua intrinseca molteplicità emancipandola dalla sua matrice statualistica e superando così alcuni postulati formalistici del centralismo politico. A partire da alcuni motivi elaborati da esponenti chiave della teoria del diritto, il presente lavoro indaga le radici storiche, le premesse metodologiche e le declinazioni contemporanee del pluralismo giuridico e ne mostra alcuni esiti "imprevisti" nel contesto dell'attuale orizzonte post-nazionale.