Avviene non di rado che opere minori, talvolta occasionali, rivelino tratti della personalità dei loro autori non meno di altre opere assai note. È questo il caso, mi pare, dei due scritti che ora la prof. Maria Pia Baccari Vari propone alla nostra attenzione in un'unica pubblicazione, corredandole di sue interessanti riflessioni "romanistiche", quale autorevole studiosa del diritto romano, di cui è professore ordinario presso la LUMSA. Non so se i due testi sono stati prescelti anche per una singolare caratteristica, certo del tutto occasionale, che presentano, di essere cioè come una specie di "incrocio storico". Lo studio di Mons. Eugenio Pacelli, uomo di Chiesa, attinge anche a fonti del diritto romano, segnatamente dei giureconsulti Giulio Paolo e Emilio Paolo Papiniano (entrambi del II-III secolo d.C.): diritto di cui La Pira fu professore ordinario nell'Università di Firenze a partire dal 1934; mentre lo scritto del Prof. La Pira tratta di un dogma della Chiesa Cattolica, proclamato nel 1950 da Eugenio Pacelli come Papa Pio XII.