Zeno Pentecoste è un poliziotto molto inquieto. La malattia della moglie e la ribellione della figlia Rebecca si sommano al suo passato tormentato: è stato adottato e della sua famiglia d'origine non sa nulla. Lo accompagna però il ricordo, vividissimo in lui, della paura del buio. In questo momento di crisi personale, Trieste è scossa da una violenza brutale. Un killer seriale uccide le sue vittime sottoponendole a un incomprensibile, macabro rituale: i loro corpi, semisbranati, vengono attaccati a degli alberi e resi tutt'uno con essi. Dai corpi, dalle mani, spuntano rami. Un sasso rosso si trova in genere sulla scena. Più le indagini vanno avanti, più gli indizi portano Zeno sulle tracce di una macabra vicenda del passato, collegata a qualcosa o qualcuno che lo riguarda molto da vicino.