Ryosuke, un ragazzo di circa venticinque anni, si ritrova a indagare su un oscuro segreto che grava sul passato della propria famiglia. Dopo l'improvvisa morte di sua madre e la misteriosa scomparsa della fidanzata Chie, un giorno Ryosuke riesuma casualmente quattro misteriosi quaderni dall'armadio nello studio del padre. I manoscritti, che recano un titolo enigmatico, rappresentano una sorta di confessione degli omicidi perpetrati dall'autore stesso sin dall'infanzia, scatenandosi con sempre maggior ferocia durante l'età scolastica e la maturità. Questa inquietante scoperta porta Ryosuke a interrogarsi sulla veridicità dei manoscritti e sull'identità dell'assassino, che infine individua nella figura di Misako, la sua vera madre: non quella che è morta da poco e che ha sempre vissuto con lui, bensì quella biologica, di cui il ragazzo conserva soltanto un vago ricordo. Con l'aiuto del fratello Yohei, Ryosuke riporta alla luce un complotto ordito anni prima dalla loro stessa famiglia: dopo aver scoperto la natura assassina di Misako, i genitori e il marito di lei (rispettivamente, i nonni e il padre dei due ragazzi) avevano cercato di sbarazzarsene, sostituendola poi con sua sorella Emiko affinché il piccolo Ryosuke non si accorgesse della sparizione della madre.