La storia è ambientata nel 1948, in una Roma ancora ferita dalla guerra ma non chiusa al desiderio di ricominciare a vivere. Il commissario Livio Zarri, reduce dalla prigionia in Africa, affronta la sua prima indagine. La tragica storia di due giovani profughi istriano-dalmati lo metterà di fronte ad un mondo variegato di personaggi e di ambienti sociali che incarnano vizi e virtù di un'Italia che solo apparentemente appartiene al passato. Il romanzo, pur essendo un giallo, risulta sostenuto da un solido tessuto storico che ne esalta il realismo.