In una Napoli di metà ottocento, fatta di congiure, tresche e malaffare, la misteriosa uccisione di un ufficiale del Real esercito di sua maestà Ferdinando II di Borbone rischia di scuotere i palazzi del potere; in quel giugno del 1856 accadono troppe cose strane che minano le fondamenta dello Stato, per cui un singolo fatto di cronaca può diventare un tragico pretesto per far scoppiare la miccia della rivoluzione. Il Regno delle due Sicilie è fortemente esposto alle critiche internazionali a cui la Corona risponde con lo stato di polizia. Ad essere in pericolo è il re stesso, visto come orrendo tiranno, per il quale si trama oscuramente alla sua vita. Per fini ideologici, brame di potere e promesse di ricompense si disvelano tra nobili, popolani, uomini di governo, ufficiali e probi funzionari, vite integerrime e lati nascosti, dicotomie oscure dell'animo umano per cui reggere il gioco della finzione diventa sempre più impossibile. Tra sospetti e depistaggi, due figure limpide, come l'ispettore Gruner del Commissariato Stella ed il suo fedele Ciardulli dopo una serie di avventurose vicende riusciranno a ricostruire fatti e misfatti di queste lugubri vicende.