Yu-jin si sveglia una mattina nel proprio letto ricoperto di sangue. Non solo il suo corpo, ma tutta la stanza ne è imbrattata. Lui non ricorda quasi niente della notte appena trascorsa, solo di essere uscito a correre per distendere i nervi. O meglio, di essere sgattaiolato fuori di casa, visto che sua madre non deve sapere delle sue scappatelle notturne. Da quando sono morti il padre e il fratello maggiore, Yu-jin segue una terapia di psicofarmaci che tiene a bada l'epilessia di cui soffre, ma che gli procura terribili effetti collaterali: emicranie atroci, acufeni, attacchi di rabbia. E vuoti di memoria. Ecco perché non ricorda cosa sia successo per ritrovarsi in quello stato. Quando cerca di ricostruire gli eventi della notte precedente esplorando l'appartamento in cui vive con la madre e il fratello adottivo Hae-jin, Yu-jin trova in cucina il cadavere della donna con la gola tagliata. Nella notte ha chiamato il suo nome - in cerca di aiuto, o per supplicarlo? E questo è solo l'inizio. Un thriller psicologico che esplora i misteri della mente e della memoria e il rapporto contorto fra madre e figlio.