La mattina del 23 dicembre, all'interno di un piccolo parco di una Milano innevata, viene trovato il cadavere di una bellissima diciannovenne. Disteso, a un metro da lei, giace Ibrahim Taïa, clochard di origini marocchine, avvezzo a trascorrere le notti nel medesimo parco. Sono anni che la gente del quartiere non vuole accattoni al parco e questa brutale aggressione ha dato il pretesto per farli allontanare e mettere in stato di fermo Taïa. Marina Novembre viene convinta a investigare sulla faccenda dall'amica Flavia, certa dell'innocenza del magrebino, un senzatetto colto e gentile al quale lei portava tè caldo prima della sua corsa mattutina. Così, in una Milano sferzata da una bufera di neve, fra ville signorili e mura del carcere di San Vittore, fra rider della food delivery, vagabondi spaesati e arrivisti rampolli, Marina si troverà a sbrogliare i fili di una matassa molto più contorta del previsto.