Con riferimento al caso veneziano, il volume cerca di rispondere alla seguente domanda: la legge 56/2014 (nota come legge Delrio), che ha istituito nel nostro Paese le Città metropolitane, può rappresentare - nonostante i molti limiti che la caratterizzano - una nuova "finestra di opportunità" per innovare il governo e la governance territoriale? Oppure rischia di costituire un ulteriore fattore di complicazione del sistema di governo del territorio, da diversi punti di vista già ipertrofico? Per rispondere a questa domanda, il volume, dopo aver considerato alcune importanti realtà metropolitane europee con l'obiettivo di registrare, pur nella varietà delle diverse situazioni istituzionali e amministrative, le dimensioni di particolare significato per la maturazione di efficaci approcci di governance territoriale, ricostruisce le prime fase del processo di implementazione del provvedimento di riordino nel caso in esame. L'analisi conferma come tale processo configuri al momento un vero e proprio "cantiere aperto", i cui esiti dipenderanno anche dalla misura in cui attorno al provvedimento si consolideranno azioni coerenti e convergenti da parte dei diversi attori istituzionali e nuovi processi di cooperazione su base volontaria e funzionale tra attori pubblici e privati; diversamente, la riforma potrà rappresentare un nuovo tassello nel processo di iperterritorializzazione del quadro di governo: in sostanza, un'altra occasione non colta per dotare il territorio veneziano e centro-veneto di un'efficace capacità di governo e indirizzo strategico.