Nella sua vita Serena Vergano ha avuto la fortuna di visitare paesi come la Spagna, la Turchia, l'Afghanistan, l'Algeria, Il Niger, La Mauritania, dove ha scattato le bellissime immagini di questo libro: volti di persone di paesi diversi, fiori, colori, paesaggi, ritratti, ma anche cose nascoste, oggetti della vita quotidiana che ha cominciato a percepire come oggetti nuovi e inconsueti e che ha immobilizzato e immortalato in scatti fotografici che hanno fermato il tempo. Quindi ha trovato delle parole che si associassero armoniosamente alle immagini con citazioni di scrittori quali Alberto Moravia, Italo Calvino, Jorge Luis Borges e Pablo Neruda che si affiancano a proverbi popolari e strofe di canzoni (Bob Dylan). Figlia del pittore e scrittore Alessandro Maggiora Vergano, Serena Vergano (1943) ha studiato arte drammatica al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma; scoperta dal produttore Franco Cristaldi ha debuttato nel film "Il brigante" di Renato Castellani, presentato nel Festival del cinema di Venezia del 1961. Dopo aver recitato in numerosi film tra cui Una vita violenta (1962) e Esame di guida (1963), si è trasferita a Barcellona dove è divenuta la musa per eccellenza della "Escuela de Barcelona". Nel 1967 ha ricevuto il premio per la migliore interpretazione femminile al Festival di San Sebastián e il Sant Jordi di Cinematografía per la sua interpretazione nel film Una historia de amor di Jordi Grau. Nel 2022 è stata nominata Membro d'onore del Cinema Catalán. Ha debuttato in teatro nel 1968 come Charlotte Corday nel "Marat Sade" e nel 2019 nel monologo Lessico famigliare da lei scritto e interpretato (2019) e in Caro Federico (Omaggio al centenario di Fellini).