Cosa c'è di più sublime della Terra vista dal cielo? Un pensiero del genere deve aver attraversato anche la mente di Immanuel Kant, che alle forme di vita extraterrestri dedicò pagine tanto enigmatiche quanto evocative. Vero pensatore del limite, Kant intuiva che, per comprendere il nostro mondo e le nostre vite sarebbe stato necessario assumere un punto di vista del tutto alieno. In questo libro, Peter Szendy si chiede se, in un'epoca in cui il turismo cosmico e le conquiste dello spazio sono a un passo dall'essere realtà, non abbia senso riscoprire quell'antico punto di vista e provare a utilizzarlo per decifrare e comprendere la nostra esistenza in comune.