La tradizione filosofico-teologica occidentale ha sempre formulato, fin dalle sue origini, concezioni, teorie, idee che si traducevano nella valorizzazione di modi di vivere e di pensare che, messi in atto, avrebbero potuto produrre la piena realizzazione dell'uomo e una compiuta felicità e liberazione dal dolore. Veniva dunque costruita per millenni una gerarchia antropologico-esistenziale in cui alcuni tipi di uomini, relazioni, modi di fare, venivano posti più in alto di altri. Nella nostra epoca, nel tempo della civiltà della Tecnica, le capacità, i modi di essere e di pensare e gli scopi indicati come i più elevati per millenni appaiono in declino e subordinati a un fare scientifico-tecnico-economico che riflette le potenze oggi dominanti. Senza indulgere in alcuna nostalgica rappresentazione del passato, questo libro vuole ricordare agli abitatori del XXI secolo la ricchezza, la profondità e la finezza della nostra tradizione, e la presenza in essa delle cause che hanno destinato la sua grandezza ma anche i suoi limiti, la sua crisi e l'attuale configurazione del mondo.