Diceva Stendhal che la politica nella letteratura è come «un colpo di pistola nel concerto». In effetti è una questione decisamente ingarbugliata e rimasta irrisolta nel corso del Novecento. Questo libro si propone di riflettere sull'argomento, ripercorrendone criticamente gli sviluppi teorici, da Benjamin a Brecht a Lukàcs ad Adorno fino a Gramsci per verificare se e in quale limiti il dibattito sia ancora in corso.