L'autore organizza e sostiene una visione unitaria, di impostazione neo-evoluzionistica, relativa al sorgere e allo svilupparsi di funzioni intellettuali-cerebrali, quali le manifestazioni e rappresentazioni artistiche in quanto tali. Medico, pittore, filosofo, intende dimostrare quattro tesi: L'evoluzionismo, inteso in senso radicalmente materialistico (caso e necessità), è l'unica spiegazione del mondo e della sua evoluzione. La coscienza umana è nient'altro che "secrezione cerebrale", e si costituisce perciò attraverso processi biochimici ben determinati e visibili con le risonanze magnetiche, perciò anche facilmente manipolabili attraverso il "meme": la costruzione di messaggi ben determinati, in grado di modificare il soggetto e la realtà circostante. Il concetto di verità è ridotto al concetto di pura funzionalità. La filosofia è inutile oggi e deve essere sostituita dal sapere e dal metodo scientifico. Per dimostrare queste tesi l'autore chiama in causa tutto lo scibile umano possibile, attraverso una sequenza di citazioni dei più diversi autori in materia, spesso anche in contraddizione tra di loro - si veda, in modo particolare, le affermazioni sulla scienza.