"Corsa alla presidenza" trae spunto dai fatti politici di un governo, narrati ed esasperati nei toni (per dare sapore al romanzo) ipoteticamente possibili, anche se molto improbabili. Alcuni eventi simili, però, si sono già verificati nel passato recente: nel 1963 l'assassinio del presidente degli USA John Fitzgerald Kennedy e nel 1968 quello di suo fratello, il neoeletto alla presidenza Robert Kennedy. Qui non si parla di quegli eventi, ma di una storia curiosa, improbabile, ma non impossibile, indimostrabile nel senso di una sua evenienza quanto nel contrario, dove una politica corrotta fa da sfondo. L'autore propone qui un suo "rimedio", invero curioso, ma, se mai fosse applicabile, di sicura e indiscutibile efficacia.