Da cinquant'anni ormai gli scienziati del clima ripetono che il cambiamento climatico rischia di stravolgere la faccia della Terra e che per evitare il disastro si deve smettere di bruciare petrolio, carbone e gas naturale. La diagnosi è unanime ed è scritta nero su bianco nelle sintesi ufficiali dei rapporti dell'Onu. I rappresentanti e i rappresentati dei vari stati del mondo li hanno ratificati, eppure chi comanda non sta facendo niente. Uno degli effetti della guerra della Russia all'Ucraina è stato rendere difficile l'approvvigionamento delle principali fonti energetiche con l'aumento strumentale dei prezzi. Può essere l'occasione per immaginare realmente un modo alternativo di produrre energia per salvare il pianeta.