«Prendendo in prestito una metafora nautica, possiamo dire che il Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) che l'Italia ha concordato con l'Unione Europea per superare gli effetti negativi della crisi pandemica e far ripartire l'economia è già al suo secondo giro di boa. È di fine settembre la valutazione positiva formalizzata dalla Commissione europea sui risultati raggiunti dal nostro Paese nel primo semestre del 2022. Si tratta di ben 44 traguardi e 1 obiettivo rispetto alla road map pianificata, che si aggiungono ad un primo, importante risultato già conseguito nel 2021 e riguardante ben 51 risultati, centrati e riconosciuti dalle istituzioni comunitarie. Un passaggio formale, questo, non di poco conto, dato che, per come risulta essere impostata la dinamica di funzionamento sottesa al PNRR, solo una volta ottenuto dall'UE il riconoscimento dell'effettivo conseguimento degli obiettivi previsti per il singolo step temporale, a seguire può essere poi disposto il pagamento delle singole rate, con le quali è stato frammentato l'imponente impegno finanziario, pari ad oltre 191 miliardi di euro, che la Commissione ha riconosciuto all'Italia come ausilio economico, in parte a fondo perduto e in parte a titolo di prestito agevolato». (dall'editoriale)