Quantomai presente nella cultura europea dei primi decenni del Novecento, il biologo «teoretico» Jakob von Uexküll rappresenta un caso emblematico di studioso a lungo eclissato e improvvisamente riemerso nella recente storia del pensiero, fregiato del titolo di «precursore» dell'ecologismo contemporaneo e della ricerca zoosemiotica, nonché di «inventore» del moderno concetto di «ambiente». Se, come è facile immaginare, si tratta talora di frettolose attribuzioni, sollecitate dalla semplice ricerca di prodromi e suggestioni, non si deve trascurare il reale impatto che alcune sue intuizioni seppero avere sulla cultura filosofica e scientifica del tempo. Il nuovo numero di Discipline filosofiche ripercorre il pensiero di questo grande studioso, ne traccia l'eredità a partire da quanto oggi maggiormente desta l'interesse degli studiosi, vale a dire la dimensione relazionale del soggetto animale e il valore semiotico delle percezioni.