Questo libro, dedicato ai «perché» della geometria, si affianca, a distanza di tre anni, al precedente libro dello stesso autore, che era dedicato ai «perché» dell'aritmetica e dell'algebra. Esso si rivolge in primo luogo agli insegnanti e ai futuri insegnanti delle scuole secondarie, ma può interessare anche tutti coloro che desiderano saperne di più sulla geometria e avvertono l'esigenza di rivedere criticamente le proprie conoscenze o reminescenze scolastiche. Dall'indice: Viviamo nello spazio tridimensionale. Perché nell'insegnamento della geometria si privilegia la sola geometria del piano? Sono possibili approcci alternativi? Quanto al postulato delle parallele, Euclide aveva ragione o torto? La geometria sferica può essere vista come un esempio di geometria non euclidea? Quali sono i pregi di una trattazione della geometria per via analitica? E quali gli inconvenienti?