Dibattito pubblico e senso comune associano erroneamente la povertà educativa ai soli paesi in via di sviluppo, mentre è invece molto diffusa anche in un paese avanzato come l'Italia, dove si riproduce per via intergenerazionale, colpisce persino i diplomati e include una quota consistente di adulti. Nel nostro paese molti hanno smesso di "imparare a imparare" e hanno sovente dimenticato ciò che hanno appreso a scuola. Mentre la politica si limita a fare della scuola il capro espiatorio, nessuno si preoccupa di comprendere come in realtà sia il contesto culturale extrascolastico ad alimentare il fenomeno. Il volume, che raccoglie e integra ricerche empiriche sulle competenze di base non solo degli studenti ma dell'intera popolazione italiana, spiega che cos'è la povertà educativa, come se ne misurano l'intensità e la diffusione, quali fattori ne influenzano la riproduzione, dove si nascondono le sue molteplici cause e in quali ambiti se ne osservano gli effetti più sfavorevoli. Ne emerge un panorama allarmante, a fronte del quale i decisori politici dovrebbero reagire con interventi di ampio respiro, di lungo periodo e rivolti alla fetta più ampia possibile della popolazione.