Insegnanti si nasce o si diventa? È la domanda sottesa alle riflessioni di Paolo Quaglia, professore in un liceo scientifico milanese, che alla fine suo percorso lavorativo prova a trovare il senso profondo di una professione sempre meno codificata, al tempo stesso audace e paziente, celebrata e svilita. Ripiego, casualità o vocazione: la scelta iniziale può avere diversi moventi. Ma una volta assunto il titolo per concorso, il resto della storia è tutto da scrivere. E la strada per diventare un "buon prof" è impegnativa, richiede fiducia, passione, responsabilità, capacità di ascolto e spirito critico (anche verso sé stessi). Una strada che si traccia giorno per giorno, usando al meglio gli strumenti del mestiere. In queste pagine troveremo infatti (anche) suggerimenti pratici su come correggere un compito in classe, svolgere un'interrogazione, stabilire criteri di valutazione equi, trasparenti e... reciproci. Ma soprattutto scopriremo le implicazioni relazionali e educative di un ruolo che si costruisce quotidianamente insieme ai propri studenti. E saranno proprio gli (ex) allievi a dare il giudizio più completo sul loro professore e la scuola nella seconda parte di questo libro.