Il volume affronta il tema della relazione educativa con bambine e bambini dalla nascita ai sei anni, con riferimento al suo statuto teorico-epistemologico, da un lato, e alla sua materialità e processualità, dall'altro. Alcuni dei concetti oggi prevalenti nell'ambito della pedagogia dell'infanzia (diritti, competenze, ascolto, libertà, agency e partecipazione dei bambini) riguardano particolarmente la relazione educativa, per sua natura asimmetrica, qui analizzata come un dispositivo pedagogico che prende progressivamente forma nei servizi educativi e nelle scuole dell'infanzia anche attraverso aspetti che nella quotidianità agiscono pur restando sovente in ombra. L'impegno consapevole di educatrici, educatori e insegnanti ad accompagnare i bambini in modo riflessivo-critico, nel loro fare, giocare ed esplorare quotidiano, può consentire a ciascuno di costruire se stesso nella relazione educativa con l'adulto, all'interno delle incessanti dinamiche tra libertà e dipendenza, liberazione e costrizione, autonomia e potere. Il testo si rivolge ad adulti interessati a indagare ragioni, modalità e condizioni che rendono possibile educare l'infanzia, non tralasciando l'idea che la formazione dei bambini si struttura con e malgrado loro.