Le nuove opportunità tecnologiche e comunicative costituiscono grandi potenzialità per i processi educativi, ma possono favorire l'insorgere di nuovi rischi comportamentali che i professionisti dell'educazione sono chiamati ad affrontare. Gli autori vogliono qui fornire orientamento e supporto per insegnanti, manager e professionisti, delineando linee guida utili a proteggere i minori dal danno derivante da nuove forme di violenza. È importante, infatti, che qualsiasi organizzazione o gruppo che opera con bambini o giovani abbia chiaro un insieme di criteri su come mantenerli in "sicurezza" e rispondere alle preoccupazioni in materia di protezione contro nuove situazioni di rischio comportamentale. Al fine di assicurare che i professionisti dell'educazione rispettino i principi e le procedure generali atte a proteggere bambini e giovani da danni psicologici determinati dall'esposizione a rischi comportamentali, il lavoro degli autori spiega da un lato quali politiche di salvaguardia dovrebbero essere poste in essere e, dall'altro, attraverso quali modelli comunicativi ciò possa essere realizzato. Introduzione di Andrea Gentile. Appendice a cura di Piera Martoccia.