Lo sviluppo dell'economia monetaria determina presto diversi tentativi di imporre una "moneta unica": da quella del nomos italiotikos nella Magna Grecia, alla dracma attica della lega ateniese, a quella, subito abbandonata, dell'Anfizionia delfico-pilaica. Il piede attico, ripreso dalle monete di Alessandro, continua fino all'impero romano, quando la dracma con peso ridotto viene equiparata al denario, la cui diffusione porta alla nascita di un'area monetaria unitaria e integrata. La creazione del solidus costantiniano apre infine una prospettiva nuova sul rapporto fra la caduta dell'impero e l'attrattiva esercitata, sui barbari dall'esercito di Roma, dalla moneta con cui venivano pagati, stimolo di nuove invasioni.