L'inedita misura di sostegno del credito all'esportazione decisa in sede di G20 all'alba della recente crisi economico-sistemica globale ed effettivamente attuata dagli Stati per arrestare la forte flessione del commercio internazionale del 2009 fornisce lo spunto per indagare se il sostegno dei flussi di scambio commerciale a livello internazionale non corrisponda, oggi, ad una necessità dell'intera comunità internazionale. Partendo dall'assunto che una forzatura del tradizionale concetto di consuetudine internazionale non sia necessaria a spiegare lo sviluppo attuale né del diritto internazionale dell'economia, né del commercio internazionale e procedendo ad una ricognizione della disciplina multilaterale e di quella dell'Unione europea in materia di sostegno alle esportazioni e ad un esame della prassi delle relazioni tra gli Stati nell'attuale fase di crisi economica sistemica, l'autore prova a sostenere che la promozione delle esportazioni nazionali, attraverso i diversi strumenti e le politiche oggetto di indagine nel volume, corrisponda, oggi, ad un interesse condiviso dall'intera comunità internazionale. In situazioni eccezionali di crisi economica sistemica, inoltre, la realizzazione di tale interesse sembrerebbe richiedere l'adozione di un principio di flessibilità nell'interpretazione e nell'applicazione delle norme multilaterali sulle sovvenzioni volto, appunto, a consentire ai membri della comunità di garantire la tenuta dei flussi internazionali di scambio.