L'amministrazione pubblica, per la sua azione lenta e farraginosa che frena la competitività del sistema, è sempre più frequentemente scavalcata: dal legislatore, dal giudice, dai poteri privati. I confini tra amministrazione, legislazione, giurisdizione, autonomia privata, per quanto mobili, non sono però arbitrariamente modificabili: da qui la necessità di una ricerca, condotta con metodo giuridico, delle coordinate in grado di orientare l'interprete in questo intricato processo di trasformazione. L'amministrazione, come anche le recenti vicende emergenziali testimoniano, continua a rivestire un ruolo fondamentale e lo svolgimento dei suoi compiti deve oggi confrontarsi con i nuovi poteri, il dominio della tecnica, la complessità dei cambiamenti in atto, e trovare nuovi modi di esprimere le esigenze della collettività.