La danza accademica ha un linguaggio tecnico universale che si differenzia per metodo e per didattica, si esprime attraverso un codice mutevole nell'inalterabile lasciando spazio, proprio perché arte, all'essere cognitivo, fisico ed emotivo del danzatore. L'opera, espressa sotto forma di prontuario che raccoglie anni di lavoro in classe, evidenzia, dapprima separandoli e poi amalgamandoli, gli aspetti che costituiscono le peculiarità del danzatore. Lo studio ha attraversato momenti diversi e si è appoggiato sulla capacità di propriocezione, sulla comprensione mediata dall'attivazione dei neuroni specchio e sulle abilità di metacognizione.