Questo libro si occupa di un argomento sfuggente e preciso al contempo. I luoghi e "un" luogo specifico in particolar modo: un Sud geosimbolico e il Mediterraneo come espansione di questo Sud geosimbolico, sulle tracce del percorso segnato da Franco Cassano e Pedrag Matvejevic. [...] Si tratta di un territorio entro il quale le sedimentazioni culturali fanno sistema con i manufatti architettonici e le emergenze naturali, costruendo un composto in cui le comunità si riconoscono e trovano identificazione. A contribuire alla costituzione di tale paesaggio non sono esclusivamente le emergenze fisiche, ma gli elementi mediali che lo rappresentano (sempre modificandolo). Nel caso di questo libro ci occuperemo in particolar modo di quanto viene ripreso dai media audiovisivi. [...] Di questa cultura mediterranea si è provato ad disegnare sia quadri generali, come quello del cinema del Sud Italia, come regioni specifiche (la Sardegna o lo Stretto di Messina), come figure diverse di cineasti che in essa si ritrovano (Elvira Coda Notari, Izza Génini, Giuseppe Tornatore). [...] Si è provato ad indagare i rapporti con il passato e con il presente delle figure e dei momenti che costituiscono il nucleo delle riflessioni contenute nel testo (quelli legati al dispiegarsi del medium cinematografico). Dunque si è individuato in alcuni dispositivi mediali una premessa (le mappe, gli strumenti ottici del precinema), e in altri una espansione contemporanea e postcinematografica del pensiero spaziale che si è osservato dipanarsi nel periodo in cui il medium cinematografico è stato quello dominante (la realtà virtuale e aumentata, le mappe digitali, il videogioco). In questi universi mediali del pre e del post cinema, si è provato a intravedere le possibili connessioni con quel pensiero mediterraneo che si è provato a delineare come insieme compatto.