Alla sua comparsa nelle sale, nel 1994, Pulp Fiction venne considerato l'emblema di un'estetica superficiale e volatile, quella postmoderna, e come tale destinato a volatilizzarsi a sua volta nel giro di un paio d'anni. Ma le cose andarono diversamente: dopo aver vinto la Palma d'oro al Festival di Cannes, il film acquisì gradualmente prestigio e consolidò la fama di Quentin Tarantino come autore di punta nel panorama odierno. Il libro analizza un film cruciale per l'epoca postmoderna e per la rappresentazione della violenza nel cinema contemporaneo, contestualizzandolo al periodo della sua uscita e analizzando le ragioni che lo hanno trasformato in un fenomeno di culto.